
15 Apr Gimme Shelter – La ricerca di un rifugio (in tutti i sensi) per i Rolling Stones
Gimme Shelter – La ricerca di un rifugio (in tutti i sensi) per i Rolling Stones
Inverno del 1968 A Londra si sta scatenando un’autentica bufera: acqua e vento stanno flagellando la capitale inglese. “Era una giornata orribile”, ricorda Keith Richards, “mi trovavo a Mount Street, a casa di Robert Fraser, il ‘groovy Bob’, famoso gallerista e amico nostro e dei Beatles. Guardavo dalla finestra e vedevo la gente cercare riparo da questo tempaccio … ho iniziato a suonare e a comporre quella che sarebbe diventata Gimme Shelter”. Quel giorno, non lontano da casa di Fraser, Mick Jagger sta recitando in “Performance”, film drammatico che segna il suo debutto sul grande schermo. Tra gli attori, c’è anche Anita Pallenberg, la ex di Brian Jones ora legata a Keith Richards. “Era il periodo della guerra in Vietnam”, spiega Jagger, “un conflitto odioso che tutti noi detestavamo… in generale, era un’epoca di violenza a terrore”. L’unione tra la voglia di cercare un riparo “fisico” dalla tempesta londinese e quello di riparo morale dagli orrori della guerra crea la liaison perfetta tra le creatività di Jagger e Richards.
Insomma, attraverso la musica, anche noi oggi possiamo cercare rifugio.
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